Il Valsartan nel trattamento dei pazienti con infarto miocardico associato a disfunzione ventricolare sinistra e/o ad insufficienza cardiaca
Lo studio VALIANT ( Valsartan in Acute Myocondial Infarction ) ha confrontato l’antagonista del recettore dell’angiotensina II, Valsartan ( Diovan ) ; in Italia: Tareg ) con l’Ace inibitore Captopril nei pazienti con evidenza di insufficienza cardiaca, e/o di disfunzione sistolica ventricolare sinistra dopo infarto miocardico acuto ( IMA ).
Un totale di 14.808 pazienti è stato randomizzato in un rapporto 1:1:1 a ricevere Valsartan ( 160 mg 2 volte die ), Captopril ( 50 mg 3 volte die ) o l’associazione Valsartan ( 80 mg 2 volte die ) e Captopril ( 50 mg 3 volte die ), 12 ore a 10 giorni dopo un infarto miocardico.
Durante un periodo di follow-up di 24,7 mesi la mortalità è stata del 19,9% nel gruppo dei pazienti trattati con Valsartan, 19,5% nel gruppo Captopril e del 19,3 % nel gruppo Valsartan + Captopril.
La comparazione dei dati del Valsartan con quelli del Capropril hanno mostrato che questi due farmaci erano equivalenti per quanto riguardava la mortalità totale e l’incidenza dell’end point composito per gli eventi cardiovascolari fatali e non fatali.
L’incidenza di effetti collaterali è risultata minore nella monoterapia rispetto alla terapia di combinazione.
Nel gruppo Valsartan gli effetti collaterali più comuni sono stati : l’ipotensione e la disfunzione renale , mentre nel gruppo Captopril tosse, rash, disturbo del gusto .
In un editoriale Mann DA e Deswal A, concludono affermando che gli Ace inibitori rimangono ancora i farmaci di prima scelta nei pazienti con infarto miocardico e ad alto rischio di eventi cardiovascolari.
Il Valsartan può essere considerato farmaco di seconda linea quando i pazienti non tollerano gli Ace inibitori. ( Xagena 2003 )
Fonte: The New England Journal of Medicine, November 10, 2003